Nel D.M. 3 agosto 2015, detto “Codice di Prevenzione Incendi”, al paragrafo S.3.5.4 (Compartimento a prova di fumo) vengono descritte le caratteristiche della compartimentazione “a prova di fumo” con l’esplicitazione delle modalità di realizzazione.

 

Una delle soluzioni di compartimentazione “a prova di fumo” è rappresentata dall’inserimento di un locale di ridotte dimensioni detto proprio “filtro a prova di fumo”, che ha la specifica funzione di separare in maniera efficiente i 2 compartimenti evitando la propagazione del fumo dal compartimento di primo innesco a quello adiacente (potenzialmente una via di esodo).

Per illustrare meglio le soluzioni tecniche per la realizzazione di una compartimentazione “a prova di fumo”, il Codice di Prevenzione Incendi le ordina graficamente nella Tabella S.3-3 Esempi di compartimenti a prova di fumo, con specifiche viste planimetriche e descrizioni. Si riporta nel seguito la soluzione tecnica generalmente più diffusa, rappresentata dall’inserimento del locale filtro “a prova di fumo” tra i 2 compartimenti.

 

L’obiettivo delle compartimentazioni “a prova di fumo” è quello di impedire la propagazione degli effluenti dell’incendio attraverso i compartimenti adiacenti, raggiungendo gli obiettivi principe della progettazione antincendio: sicurezza della vita umana, incolumità delle persone e tutele dei beni e dell’ambiente.

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